Casartigiani Veneto esprime profonda preoccupazione e contrarietà di fronte alla proposta della Regione di aumentare l'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Tale decisione rappresenterebbe un ulteriore colpo per gli artigiani e le piccole imprese del nostro territorio, già pesantemente penalizzati da un sistema fiscale opprimente e da una congiuntura economica sfavorevole.
L'artigianato veneto costituisce un pilastro fondamentale dell'economia regionale, offrendo occupazione a migliaia di persone e contribuendo in modo significativo alla ricchezza locale. Tuttavia, le nostre imprese stanno affrontando enormi difficoltà, non solo a causa delle tasse già elevate, ma anche per gli effetti un aumento dei costi delle materie prime e dei tassi di interesse che si somm con la crisi economica globale.
L'aumento dell'IRAP rischia di essere la goccia che farà traboccare il vaso.
Questa imposta, infatti, ricorda il presidente Franco Storer - colpisce indiscriminatamente tutte le attività produttive, senza tenere conto delle dimensioni dell'impresa o della sua capacità contributiva. Per le piccole realtà artigiane, che spesso operano con margini ridotti e affrontano continue sfide per rimanere competitive, un ulteriore aumento delle tasse potrebbe significare la chiusura definitiva.
Inoltre, l'IRAP è un'imposta particolarmente ingiusta per gli artigiani, poiché grava non solo sui profitti, ma anche sui costi del personale. In altre parole, penalizza le imprese che investono nell'occupazione, scoraggiando l'assunzione di nuovi dipendenti e frenando la crescita economica del territorio.
Chiediamo alla Regione di riconsiderare questa proposta, valutando attentamente le conseguenze che un simile aumento potrebbe avere sul tessuto produttivo locale. È essenziale che le istituzioni comprendano le reali difficoltà delle piccole imprese e adottino misure volte a sostenerle, anziché affossarle ulteriormente.
Proponiamo, invece, di avviare un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria per individuare soluzioni alternative che possano migliorare il bilancio regionale senza gravare ulteriormente sulle spalle degli artigiani. Tra queste, potrebbe esserci la lotta all'evasione fiscale, la razionalizzazione della spesa pubblica e l'implementazione di politiche che incentivino l'innovazione e la crescita delle imprese.
In conclusione, ribadiamo il nostro fermo "no" all'aumento dell'IRAP in Veneto. Difendere gli artigiani significa difendere il futuro del nostro territorio. Invitiamo la Regione a riflettere sulle proprie decisioni e a sostenere concretamente chi, ogni giorno, lavora con passione e dedizione per mantenere viva la tradizione artigianale veneta.