Un pomeriggio di confronti, a Palazzo Chigi, tra il governo e le associazione di categoria, delle imprese, dei costruttori e delle banche, in seguito all'approvazione del decreto sul superbonus, che ha modificato le regole sulla cessione del credito.
“Al termine degli incontri svolti oggi a Palazzo Chigi, sentito il presidente Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti conferma la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Partendo dal decreto approvato il 16 febbraio, il governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme” dice una nota diramata da Palazzo Chigi negli ultimi minuti.
La strada indicata dal governo per lo sblocco dei crediti incagliati è l'utilizzo degli F24, avevano riferito poco prima le associazioni di categoria al termine dell'incontro. Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, hanno comunicato i partecipanti al tavolo, ha indicato la disponibilità ad intervenire attraverso le banche con il meccanismo della compensazione con gli F24.
“La soluzione che noi cerchiamo è sull'intero ammontare dei crediti, 110 miliardi di euro. L'urgenza ora è sullo stock dei crediti che in base alle rilevazioni dell'Agenzia delle Entrate fanno riferimento alle imprese del settore edilizio, che hanno l'esistenza ad oggi di 19 miliardi circa di crediti ‘incagliati’. Lo sforzo che noi facciamo oggi, e nei prossimi giorni con i tavoli tecnici, è come far sgonfiare questa bolla” ha dichiarato il titolare di via XX settembre.
Oltre a Giorgetti, in rappresentanza dell'esecutivo, erano presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e i ministri Adolfo Urso, Gilberto Pichetto Fratin, il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, la sottosegretaria al Mimit, Fausta Bergamotto, e il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.
Prima l'incontro con le banche, rappresentate dall'Abi (con il suo direttore generale, Giovanni Sabatini); partecipava anche Cassa Depositi e Prestiti (presente l'amministratore delegato, Dario Scannapieco) e Sace (presente l'amministratore delegato, Alessandra Ricci). Poi c'è stato l'incontro tra il governo e i vertici delle associazioni di categoria: Ance (i costruttori), Confindustria, Confedilizia, Confapi, Alleanza delle Cooperative italiane, Cna e Confartigianato e Casartigiani.